TRE GIORNI NELLA CITTA’ DI ATENE
L’incanto millenario di una città incastonata nel passato
La città di Atene ha un incredibile fascino dal sapore antico. Culla della filosofia, della letteratura e dell’arte è piena di vita e ricca di storia.
Arrivati all’aeroporto di Atene raggiungiamo con la metropolitana il quartiere Omonia (che significa piazza della Concordia) dove abbiamo prenotato una stanza all’Hotel Epidavros. L’albergo si trova in una zona centrale, a pochi metri dalla fermata della metropolitana Omonia, comoda per raggiungere tutti i luoghi che abbiamo deciso di visitare in questi tre giorni.
Il nostro itinerario:
Quartiere Monastiraki
La nostra prima tappa è al quartiere Monastiraki (piccolo monastero), raggiungibile in metro (linea 1 e 3, fermata Monastiraki), una zona della città piena di negozietti di vario genere, bar e ristoranti che si affacciano in un intricato dedalo di stradine strette, luogo decisamente preso d’assalto dai turisti.
Visitiamo la moschea Tsistarakis, una moschea ottomana chiusa al culto che si trova proprio al centro del quartiere, e i resti della biblioteca di Adriano, realizzata nel 132 dall’imperatore da cui prende il nome, che conteneva libri in papiro, opere d’arte, sale dove parlavano gli oratori e un giardino riccamente decorato.
Agorà della città di Atene
A pochi metri dalla biblioteca di Adriano raggiungiamo la famosa Agorà di Atene, che anticamente era il centro sociale, politico e commerciale della città.
Uno spazio rettangolare circondato di stoà, ovvero portici colonnati coperti che ospitavano attività commerciali, accessibile da due ingressi: la porta di Atenea Arquegetis, nella parte occidentale, dedicata alla dea Atena con quattro colonne doriche, e il propileo, nella parte orientale, costituito da quattro colonne ioniche.
All’interno dell’area si trova la Moschea di Fethiye, costruita nel 1456 sui resti di una basilica paleocristiana.
Visitiamo il museo dell’Agorà che si trova nella stoà di Attalo, struttura riedificata tra il 1953 e il 1956, dove si possono ammirare statue, vasi, monete, regoli e gli ostraca, i famosi cocci sui quali si scriveva il nome del cittadino che si desiderava mandare in esilio.
Passeggiando lungo la via che porta verso la Collina dell’Agorà raggiungiamo il Tempio di Efeso, il tempio in stile dorico meglio conservato al mondo, che si trova su un’altura dal quale domina l’intera area.
Quartiere Plaka
Proprio vicino all’Agorà e subito sotto l’Acropoli incontriamo uno dei quartieri più pittoreschi della città di Atene, il quartiere Plaka, conosciuto anche come quartiere degli dèi, uno dei più antichi della città.
È un luogo piacevole e colorato dove acquistare souvenir, perdersi tra le sue stradine acciottolate, sedersi ad un tavolino a sorseggiare un caffè alla greca, o magari gustarsi una buona cena di piatti locali in uno dei tanti ristorantini incastonati in una delle sue strette viuzze o tra quelli che hanno un’incantevole vista sull’Acropoli.
E l’Olimpo, illuminato di sera, è davvero uno spettacolo!
Acropoli della città di Atene
Il nostro secondo giorno, dopo un’abbondante colazione, partiamo alla volta dell’Acropoli (città sita in alto), situata su uno sperone di roccia che domina l’intera valle circostante.
Per raggiungerlo partiamo da Monastiraki, il percorso è tranquillo e piacevole anche se un po’ in salita.
Arriviamo all’ingresso e rimaniamo incantati davanti alla magnificenza dei Propilei, una struttura con una parte centrale formata da sei colonne doriche che danno sulla parte esterna, un corridoio con tre colonne a lato e altre sei colonne nella parte finale che si affacciano all’interno della piana. La sensazione passando da quell’ingresso è davvero incredibile!
I Propilei furono progettati dall’architetto Mnesicle tra il 437 e il 432 a.C. ma rimasero incompiuti nelle due zone laterali dove sarebbero dovute sorgere due strutture ai lati ma ne fu costruita una sola che ora funge da pinacoteca.
Il Tempio di Atena Nike
Sulla destra incontriamo il Tempio di Atena Nike, proprio a ridosso dello strapiombo, costruito tra il 427 e il 424 a.C. su progetto di Callicrate in commemorazione della vittoria sui persiani da parte degli ateniesi a Platea. La struttura ha quattro colonne ioniche sui lati anteriore e posteriore e sull’architrave (la fascia che si trova nella parte alta del tempio sopra le colonne) si trova il fregio, di cui restano soltanto alcuni frammenti, che raffigurava scene mitologiche ed episodi della battaglia di Platea (479 a.C.).
L’Eretteo
Poco più avanti incontriamo l’Eretteo, un edificio realizzato tra il 421 ed il 406 a.C., dedicato sia ad Atena Polias, che a Eretteo Poseidone. Secondo la leggenda le due divinità si contesero proprio in quel punto il possesso della città. Tre dei lati del tempio hanno un portico formato da colonne ioniche mentre sul quarto vi è un muro con la Loggetta delle Cariatidi (sono solo copie le originali sono conservate nel museo), chiamata così perché le colonne avevano fattezze femminili.
Il Partenone e il museo
Proseguendo lungo il percorso raggiungiamo la struttura più imponente dell’Acropoli: il Partenone. Interamente costruito in marmo in onore della dea Atena, protettrice della città, tra il 447 e il 438 a.C. è una struttura composta da otto colonne nella parte frontale e diciassette su entrambi i lati. Questo tempio era stato costruito per contenere una statua della dea alta ben 12 metri e scolpita dal grande scultore Fidia.
Visitiamo il Museo dell’Acropoli dove vi sono conservati molti reperti ritrovati durante i lavori di ristrutturazione del sito nonché le Cariatidi originali e parti del fregio del Partenone.
Teatro di Erode Attico
Scendendo dall’Acropoli passiamo a visitare il Teatro di Erode Attico, un piccolo teatro in pietra, originariamente un anfiteatro coperto, e pensato per esecuzioni musicali. Venne fatto costruire da Erode Attico intorno al 161 d.C. in onore della moglie Regilla uccisa da un liberto. Sicuramente una delle bellezze storiche della città di Atene che vale la pena di visitare.
Piazza Syntagma
Ridiscesi dall’Olimpo prendiamo la metropolitana e decidiamo di visitare una delle piazze più famose e importanti della città di Atene: Piazza Syntagma (Piazza della Costituzione). Su di essa si affaccia il Parlamento ellenico (l’antico palazzo reale) e la Tomba del Milite Ignoto, davanti alla quale montano perennemente gli euzoni, i soldati con la caratteristica fustanella (gonnellino) e le babbucce con la punta ricurva, la cui cerimonia del cambio della guardia è una delle tipiche attrazioni turistiche ateniesi.
Il Pireo e l’Isola di Egina
Il nostro ultimo giorno decidiamo di trascorrerlo andando al Pireo, un comune poco distante da Atene, nonché il porto dal quale salpiamo per raggiungere l’isola di Egina.
Per raggiungere il Pireo prendiamo la metropolitana, linea verde, e siamo subito al porto da dove salpiamo con il traghetto alla volta dell’isola, nel Golfo Argo Saronico.
Sull’isola di Egina, la più vicina alla terraferma e famosa per il pistacchio, si possono visitare: il tempio di Aphaia, uno dei tempi dorici meglio conservati delle isole greche, e il Monastero di San Nectario, dedicato all’ultimo Santo dell’isola in ordine cronologico. Secondo una leggenda pare che posando l’orecchio sulla tomba in cui si trova il Santo si possano percepire i colpi del suo bastone.
Anche le spiagge sono molto belle, come quella di Avra, vicino al porto, quella di Marathonas, dove è possibile fare snorkelling e immersione nelle sue acque cristalline, quella di Perdika, una piccola spiaggia che gode di un incantevole panorama sull’isola di Moni e sul Peloponneso, ma anche quella di Agia Marina, una ampia distesa di sabbia ideale per trascorrere una giornata di relax.
Rientrati ad Atene ci godiamo la nostra ultima cena in una delle particolari vie del centro, e salutiamo questa incredibile città che per qualche giorno ci ha accolti con la bellezza della sua storia, l’incanto dei suoi colori e il piacere dei suoi sapori.