PETRA, COSA VEDERE

PETRA, COSA VEDERE

Una magica esperienza

Petra è il sito archeologico più importante della Giordania, uno dei luoghi più incantevoli che abbia mai visitato e una tappa obbligata per chi decide di avventurarsi in questa meravigliosa nazione.

Potrete visitarlo in un giorno, due o tre, a seconda del tempo a vostra disposizione. L’area è molto vasta e c’è davvero tanto da vedere!

I prezzi dei biglietti variano a seconda dei periodi, potrete rimanere aggiornati sul sito ufficiale.

Indice:

Dove si trova e come raggiungere Petra

Petra si trova nel sud della Giordania, a circa tre ore dalla capitale Amman, due da Akaba, tre dal Mar Morto e un’ora e mezza dal Wadi Rum.

Potete decidere di noleggiare un’auto o affidarvi ai mezzi pubblici che però hanno la tendenza a partire solo quando sono pieni, un po’ più complicato da organizzare ma non impossibile.

Il sito è visitabile in autonomia oppure affidandosi a tour operator, dipende dalle vostre esigenze.

Noi abbiamo preferito alloggiare in uno dei tanti alberghi della città di Wadi Musa, vicino al sito archeologico e visitarlo da soli.

Un po’ di storia

La storia degli insediamenti di quest’area risale a circa 7000 anni fa, almeno secondo alcuni ritrovamenti di villaggi neolitici avvenute nei Wadi e sulle colline circostanti il sito. Il più famoso e più antico insediamento si può visitare ad Al-Beidha, a nord di Petra.  

Durante l’Età dell’Oro la zona era popolata dagli edomiti. Fu intorno al VI secolo a.C. che i nabatei vi si insediarono e, commerciando con le popolazioni limitrofe, utilizzarono le loro ricchezze per costruire la città di Petra.

Nel 106 d.C. i romani conquistarono Petra e in epoca bizantina alcuni edifici furono trasformati in chiese. Dopo gravi danneggiamenti avvenuti durante i terremoti del 363 e del 551, l’area rimase abbandonata per molto tempo.  Passò nelle mani dei mussulmani e successivamente dei crociati e dal 1189 fino al 1800 rimasero insediati solo piccoli gruppi di beduini discendenti dei nabatei.

Tra l’800 e il ‘900 l’area venne presa d’assalto da molti archeologi che hanno contribuito agli incredibili ritrovamenti attualmente visitabili, anche se molti sembrano essere ancora celati ai nostri occhi.

Il Siq

Dopo una passeggiata di circa 15 minuti dall’ingresso vi ritroverete a camminare all’interno di una gola: Il Siq.

Il Siq è un percorso che si snoda tra pareti rocciose alte circa 200 m ed è lungo circa 1,2 km. Fa parte di una diga costruita nel 1963 sopra quella eretta dai nabatei intorno al 50 d.C..

Puoi iniziare a percorrerlo a piedi ma anche a cavallo o sul dorso di un asino. Rimarrai affascinato dalle incisioni, dai canali per la raccolta di acqua piovana che costeggiano il camminamento e si riversano in grosse cisterne scavate nella roccia, ma soprattutto dalla sensazione di trovarti in un film con Harrison Ford verso la fine del percorso, quando la gola ad un certo punto si apre rivelando un primo scorcio del Tesoro, un monumento funerario con una facciata di incredibile bellezza.

Il Tesoro

La splendida facciata che si rivela alla fine del Siq è “Al Khazneh“, che significa appunto tesoro, chiamata così dalle tribù beduine locali perché convinte che l’urna posta in cima contenesse il tesoro di un faraone egizio lasciato lì durante un aspro combattimento con gli israeliti. Come potrete notare l’urna è costellata di fori di pallottole causati dagli abitanti nel tentativo di recuperare il tesoro.

Questa porta, alta 43 metri e larga circa 30, conduce ad una sala interna quadrata e disadorna utilizzata come tomba per le spoglie di uno dei sovrani nabatei (Aretas III) e in seguito come luogo di culto.

Il Teatro Nabateo

Percorrendo il Siq esterno, dopo il Tesoro, lungo il quale potrete ammirare molte tombe e abitazioni costruite dai Nabatei, attualmente visitabili, non potrete non rimanere attratti dal Teatro.

Il Teatro venne costruito dai Nabatei e solo in seguito ristrutturato e ampliato dai Romani (intorno al 106 d.C.). Scavato nella roccia, sia la parte per l’orchestra che le file per le sedute, originariamente conteneva circa 3000 posti a sedere che i romani portarono a 8500 (anche se per farlo hanno dovuto distruggere diverse tombe), mentre il fondale non era scavato ma costruito e rivestito in marmo.

Il Museo di Al Habis e il Museo Nabateo

Nel sito potrete visitare due musei. Uno è situato sulla collinetta di Al Habis (la Prigione) ed è raggiungibile grazie ad una gradinata non troppo impervia. Nel piccolo Museo di Al Habis potrete trovare una bella collezione di statue, figure e dipinti.

Proseguendo lungo la scalinata potrete godere di una vista spettacolare sul verdeggiante Wadi Syiagh.

Il Museo Nabateo si trova dall’altro lato del Wadi Musa e contiene una collezione di manufatti della regione e bellissimi mosaici. All’interno vi è anche un piccolo negozio che vende cartine della zona e gioielli fatti a mano.

Il Castello della figlia del Faraone

Il Castello della figlia del Faraone (Qasr al-bint al-Pharaun) è uno dei pochi edifici non scavati nella roccia ma costruito dai Nabatei in onore di una loro divinità.

Venne eretto intorno al 30 a.C. e in seguito adattato come luogo di culto dai romani. Originariamente era alto circa 23 m, con scalinate in marmo e colonne con capitelli floreali, una piattaforma per il culto e l’adyton, una parte centrale dove probabilmente vi si trovavano le immagini delle divinità, di fronte alla quale si trovava l’altare per i sacrifici.

Il Monastero di Petra

Per raggiungere il Monastero, Al Deir, dovrete salire circa 850 scalini! Ma ne vale la pena. La struttura, costruita dai Nabatei nel III secolo a. C. forse per ospitare le spoglie del re Obodas, è scavata nella roccia ed è imponente con i suoi 48 metri di altezza e 47 metri di larghezza. Il Monastero deve il suo nome alle diverse croci scolpite sulle pareti degli ambienti interni.

Davanti al monastero potrete sorseggiare del buon tè caldo in un chiosco inserito in una caverna e ammirare la magnifica facciata del monumento.

Petra by night

Una delle esperienze imperdibili del sito è immergersi nella magia di Petra by night. Il percorso del Siq fino al Tesoro, di sera, illuminato da tanti lumini, ha qualcosa di incredibilmente emozionante, o almeno lo è stato per me.

Mentre cammini lungo quella gola ad un certo punto non ti accorgi più delle persone che si trovano intorno a te, è come se entrassi in una specie di trance emotiva che culmina all’arrivo nella piazza antistante il Tesoro, completamente illuminata da lanterne.

Appena arrivi in quello spazio surreale, vieni invitato a sederti su delle stuoie e ti offrono del tè caldo, mentre alcuni musicanti accompagnano una litania che rende il tutto ancora più suggestivo.

Addentrandosi nel sito di Petra la vista spazia sulla vastità di cose da vedere e da visitare, qui ho riportato i luoghi più conosciuti e che, secondo me vale la pena visitare se si ha un solo giorno a disposizione. È davvero un luogo incredibile, bisogna solo fare attenzione a… non perdersi! Meglio munirsi di cartine dettagliate.

Susanna Traveller

Amante dei viaggi, avida lettrice, scribacchina per piacere, Visual Merchandiser di professione, sono sempre in movimento nel lavoro, nella vita, con la mente e per passione. Sono decisamente una multipotenziale...

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