COSA VEDERE AD ORTA SAN GIULIO

COSA VEDERE AD ORTA SAN GIULIO

UN BORGO ANTICO E UN MONASTERO “ISOLA”TO

Orta San Giulio è un caratteristico borgo antico che affaccia sull’omonimo lago, in provincia di Novara (Piemonte). Fa parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia e il Touring Club Italiano l’ha insignito della bandiera arancione mentre sulla sua sommità il Sacro Monte di Orta fa parte del gruppo dei nove Sacri Monti alpini in Piemonte e Lombardia considerati Patrimonio dell’Umanità. Puoi raggiungerlo solo a piedi lasciando l’auto in uno dei parcheggi a disposizione. Noi abbiamo optando per un visita nel mese di agosto, periodo difficile per parcheggiare. Abbiamo raggiunto la frazione di Legro e ci siamo goduti una bella passeggiata costeggiando lo splendido lago d’Orta. Se vuoi puoi approfittare di una delle calette per immergerti nelle sue limpide acque azzurrine.

COSA VEDERE?

Villa Crespi

Piazza Motta

La Chiesa di S. Rocco

La chiesa di S. Maria Assunta

L’isola di S. Giulio

La leggenda di S. Giulio e il Drago

VILLA CRESPI

All’inizio del percorso verso il borgo antico la prima cosa che ti lascia a bocca aperta è Villa Crespi. Attualmente la struttura è un Hotel cinque stelle con un ristorante rinomato per il suo chef: Antonino Cannavacciuolo, del quale troverai anche una piccola attività su Piazza Motta con alcune sue prelibatezze culinarie e i suoi libri.

La struttura, in stile Moresco, fu costruita nel 1879 per volontà dell’imprenditore Cristoforo Benigno Crespi, in onore della moglie Pia (il nome è ancora oggi leggibile sul cancello laterale). L’importante e famosa famiglia Crespi era operante nel settore tessile e utilizzava la villa come residenza estiva. L’edificio restò di proprietà dei Crespi fino al 1929. Nel corso degli anni, soprattutto durante gli anni Trenta, la villa divenne meta di numerosi poeti, industriali e membri dell’aristocrazia fino al Re Umberto I di Savoia. Per un breve periodo fu anche soggiorno spirituale per religiosi dell’epoca. Solo alla fine degli anni Ottanta venne trasformata in albergo.

PIAZZA MOTTA

Appena entri nel borgo antico, passeggiando per la stretta viuzza principale su cui si affacciano molti negozietti alla base di caseggiati colorati e spesso collegati tra loro da costruzioni o ponticelli, arrivi in Piazza Motta. La piazza affaccia direttamente sul lago, da cui partono i battelli per raggiungere l’Isola di San Giulio e la costa opposta nella città di Pella. Se hai tempo e desiderio puoi anche fare una bella gita sul lago. Ovviamente non mancano ristoranti, bar, gelaterie e negozietti di souvenir. Ma sarà il Broletto (o Arengario) a colpirti maggiormente. E’ una costruzione rinascimentale che veniva utilizzata come mercato nella parte sottostante (e lo è ancora oggi ogni mercoledì) mentre al piano superiore vi erano gli incontri del Governo, attualmente sede di mostre ed eventi culturali.

LA CHIESA DI SAN ROCCO

La chiesa di San Rocco, in barocco Lombardo, fu costruita sui resti di un antico edificio romanico. Piuttosto piccola ma molto accogliente, incanta per la sua ricchezza pittorica. All’interno è stata posta anche una statua di Padre Pio, dopo l’apparizione, nel 1997, dell’immagine del Santo sulla facciata di una palazzina di fronte alla chiesa.

LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1485, fu inizialmente dedicata alla Madonna della Consolazione per ringraziarla della liberazione della peste, e solo in seguito, intorno al XVIII secolo quando venne ricostruita, ridedicata a Maria Vergine Assunta. Sorge in cima alla “Salita della Motta”, una scalinata in pietra che parte da Piazza Motta. Il percorso che passa per la chiesa prosegue fino ad arrivare al Sacro Monte. Da qui la vista sul borgo, l’isola e il lago è spettacolare.

L’ISOLA DI SAN GIULIO

Raggiungibile in pochi minuti di navigazione, a circa 400 metri dal borgo, in mezzo al piccolo lago d’Orta, sorge l’Isola di San Giulio, su cui spiccano:

la Basilica del Santo, edificata intorno al 390 e che conserva nella sua cripta, riedificata tra il 1697 e il 1710, l’urna con le spoglie di San Giulio;

l’Abbazia Mater Ecclesiae, un monastero benedettino costruito sulle rovine di un antico castello.

Il percorso che si estende per l’intera isola viene chiamato “La via del silenzio” all’andata e “La via della meditazione” al ritorno, lungo il quale troverai dei cartelli con dei messaggi d’ispirazione.

La via del Silenzio: Ascolta il silenzio / Ascolta l’acqua, il vento, i tuoi passi…/Nel silenzio accetti e comprendi / Nel silenzio accogli tutto /Il silenzio è il linguaggio dell’amore / Il silenzio è la pace dell’io / Il silenzio è musica e armonia / Il silenzio è verità e preghiera / Nel silenzio incontri il Maestro / Nel silenzio respiri Dio.

La via della meditazione: Ogni viaggio comincia da vicino / I muri sono nella mente / Apri il tuo essere / Il momento è ora, qui, adesso / Abbandona l’io e il mio / Accettati, cresci, matura / Sii semplice, sii te stesso / Il saggio sbaglia e sorride / Se arrivi a essere ciò che sei, sei tutto / Quando sei consapevole,il viaggio è finito.

LA LEGGENDA DI S. GIULIO E IL DRAGO

Narra la leggenda che due fratelli, Giulio e Giuliano, giunsero a Gozzano dalle isole greche. Andavano spesso sulla sponda del lago ad osservare quell’isola inospitale che si raccontava fosse la dimora di un drago il quale, per nutrirsi, attaccava il bestiame e a volte anche qualche persona, distruggendo case e raccolti. Giulio, il più temerario dei due fratelli, decise di aiutare la gente del luogo, stese il proprio mantello sull’acqua per utilizzarlo come zattera e brandendo la spada si diresse verso l’isola per affrontare il drago riuscendo a sconfiggerlo. A rendere la leggenda più credibile sarebbe “la vertebra del drago” ritrovata sull’isola e conservata ancora oggi nell’Abbazia Mater Ecclesiae. Ovviamente non ci sono prove scientifiche che lo sia anzi pare che in realtà sia la vertebra di un grosso cetaceo, ma infondo la certezza non c’è e nel dubbio la leggenda è molto più interessante.

Un ritaglio di giornale con la leggenda del drago e un suo ritrovamento

Susanna Traveller

Amante dei viaggi, avida lettrice, scribacchina per piacere, Visual Merchandiser di professione, sono sempre in movimento nel lavoro, nella vita, con la mente e per passione. Sono decisamente una multipotenziale...

5 1 vote
Article Rating

Se vuoi lasciare un commento...

0 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x