DOLCEACQUA, UN BORGO DA FIABA

DOLCEACQUA, UN BORGO DA FIABA

UN’INCANTEVOLE GIOIELLO LIGURE

Se cerchi uno dei borghi più belli d’Italia che ti incanti Dolceacqua è il luogo che ti farà sentire come in una fiaba di altri tempi. Arroccato ai piedi del Monte Rebuffao affascina con la sua forma piramidale al cui vertice incombe il Castello dei Doria e la cui base poggia sui margini del torrente Nervia. Gode di tutte le qualità che un borgo possa desiderare: il clima è mite, si trova a pochi minuti dal mare e dalla montagna ligure ma è altrettanto vicino alla Costa Azzurra.

Noi l’abbiamo visitata in un giorno ma se vuoi trascorrere un weekend o qualche giorno in più puoi trovare molte soluzioni per alloggiare.

Dolceacqua è dal 2000 la più longeva Bandiera Arancione d’Italia (il marchio turistico ambientale di qualità del Touring Club Italia) ed è sede nazionale dell’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione avendone la Presidenza.

immagine d'insieme del Borgo

Cosa vedere e fare a Dolceacqua?

Il Castello dei Doria

Il Ponte Vecchio

La “Terra”

Palazzo Doria Garoscio

Chiesa di Sant’Antonio Abate

Passeggiate e trekking

Il Castello dei Doria

Il Castello dei Doria è una tipica fortezza medievale che domina il borgo in maniera austera e misteriosa. Per raggiungerlo devi attraversare l’intero caseggiato arroccato alla montagna. Percorrerai stradine strette e un po’ labirintiche che in alcuni punti entrano nella roccia creando passaggi decisamente suggestivi

Le sale del castello ospitano un percorso multimediale. Verrai immerso nella storia e nelle tradizioni della città di Dolceacqua. Troverai le memorie della civiltà contadina, la storia delle famiglie più influenti del territorio (i Doria e i Grimaldi) e i legami di Dolceacqua con il Principato di Monaco.

Il primo documento ufficiale che cita Dolceacqua risale al 1151, quando i conti di Ventimiglia fecero costruire il primo nucleo del castello sulla sommità dello sperone roccioso. Nel 1270 Dolceacqua venne acquistata dai Doria di Genova e nel corso dei secoli venne sviluppata la “Terra”, il centro abitato che sorge ai piedi del castello.

Per secoli Dolceacqua fu contesa tra i Grimaldi di Monaco, i Savoia e gli stessi Doria fino al 1746 quando il castello venne assediato dagli eserciti francese e spagnolo e quasi distrutto. In quell’occasione la famiglia Doria si trasferì nella parte bassa del Borgo, nello stesso palazzo che, nel 1794, ospiterà Napoleone Bonaparte.

Nel restauro del 2018 è stato creato un percorso panoramico che consente di godere di splendide viste sulla vallata, sul mare e su distese di ulivi e viti. Il castello viene inoltre usato come sede di manifestazioni culturali, congressi, eventi aziendali e matrimoni.

Vista del Castello dal Ponte del borgo dolceacqua

Il Ponte Vecchio

Il Ponte Vecchio è una costruzione in pietra ad arco unico in stile romanico. Fu costruito nel XV secolo sulle rovine di un vecchio ponte ed è il modo più suggestivo per attraversare il torrente Nervia.

Vista  del Ponte dal Castello del borgo dolceacqua

La “Terra”

La “Terra” è un dedalo di stradine, scale, archi, passaggi coperti costruita in epoca medievale con un impianto a semicerchi concentrici intorno alla roccaforte. Si venivano così a creare una serie di settori che potevano facilmente essere isolati e difesi. Uno dei vicoli più particolari è le Scasasse. Un particolare collegamento tra il ponte e la piazza, scavato al livello del torrente, e probabilmente usato per scopi difensivi.

All’inizio della via che porta al Castello incontrerai la Piazzetta dell’Armatore, una piccola piazza ciottolata al cui centro vi è un mosaico in pietra che rappresenta lo stemma della famiglia Grimaldi/Doria. Inerpicandoti per la via principale troverai negozietti, piccole gallerie di artisti e attività enogastronomiche in cui poter acquistare prodotti tipici locali.

Una particolarità: lungo il percorso si incontra una fontana a forma di tino da cui sgorga un liquido rossastro: è la Fontana del Rossese, una specie di monumento in onore del vino DOC del territorio.

Palazzo Doria Garoscio

L’imponente Palazzo secentesco della famiglia Doria venne acquistato dalla famiglia  Garoscio. Negli anni Venti Luigina Garoscio, che per amore si trasferì in Argentina, decise di donarlo al Comune di Dolceacqua. L’edificio fu restaurato nel 2005 ed utilizzato come Biblioteca, Archivio Storico, Pinacoteca e Museo del Soldatino (inaugurato nel 2019).

Il Centro culturale accoglie ben volentieri artisti che vogliono esibire la propria forma d’arte all’interno della Pinacoteca, per informazioni info@culturadolceacqua.it

interno del museo del Soldatino

Chiesa di Sant’Antonio Abate

La Chiesa di Sant’Antonio Abate si trova nella piazza Padre Giovanni Mauro, alla base del borgo. Venne completamente ricostruita nel 1471 e ampliata tra il 1860 e il 1865. Il suo interno, riccamente ornato da stucchi in oro d’epoca barocca, custodisce importanti opere d’arte. L’attiguo campanile è stato realizzato nel 1621 sopraelevando una delle due torri della cinta muraria.

immagine della chiesa di Sant'Antonio Abate borgo dolceacqua

Passeggiate e trekking

Se ti piace camminare il percorso che porta al Santuario dell’Addolorata potrebbe fare per te. Lo incontri proseguendo verso il Castello e potrai godere di una splendida vista sulla natura verdeggiate ricca di ulivi e nel secondo tratto ammirare incantevoli paesaggi vista mare.

Un’altra semplice e breve passeggiata è quella che conduce alla Chiesa di San Bernardo lungo un’antica mulattiera, da cui si ha una bella vista panoramica su Dolceacqua. Se vuoi proseguire puoi raggiungere le rovine del Convento dei Padri Agostiniani.

Se invece ami i percorsi un po’ più impegnativi da Dolceacqua partono i sentieri che conducono al Monte Abellio (circa 950 m. di dislivello) e a Torre Apicella (circa 500 m. di dislivello). Se sei un escursionista più esperto puoi intraprendere il Sentiero degli Alpini, un vertiginoso percorso scavato nella roccia negli anni Trenta per scopi militari.

Vista panoramica dal castello sul letto del fiume del borgo dolceacqua

Quadro di Monet di Dolceacqua

Dolceacqua incanta Claude Monet

Claude Monet fece la sua prima visita nella Riviera Ligure intorno alla fine del 1883 insieme a Renoir. Ne rimase talmente colpito che decise di ritornarci il 23 gennaio del 1984. Inoltrandosi nell’entroterra scoprì il borgo di Dolceacqua: “…il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza”, così riportò nei suoi scritti vedendo uno dei borghi più belli d’Italia.

Nel 2019 fu realizzato il progetto “MONET, RITORNO IN RIVIERA” in collaborazione con il Musèe Marmottan Monet di Parigi. Il museo donò per l’occasione due dei tre dipinti esposti, “Le Château de Dolceacqua” e “Vallée de Sasso, effet de soleil” . Il terzo dipinto, “Monte Carlo vu de Roquebrune”, venne donato dalla Collezione Privata di S.A.S. del Principe Alberto II di Monaco.

Susanna Traveller

Amante dei viaggi, avida lettrice, scribacchina per piacere, Visual Merchandiser di professione, sono sempre in movimento nel lavoro, nella vita, con la mente e per passione. Sono decisamente una multipotenziale...

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