CREMONA, UN GIRO PER LA CITTÀ

CREMONA, UN GIRO PER LA CITTÀ

Cosa vedere in un giorno a Cremona

Una città storica ricca di arte, musica e dolcezza, Cremona è famosa per il suo Centro Storico, per il suo torrone ma anche per aver dato i natali al famoso liutaio Antonio Stradivari, alla straordinaria Tigre di Cremona (la grande Mina!) nonché ad uno degli attori italiani più amati del passato, Ugo Tognazzi.

Cosa vedere:

La Piazza del Comune

La Piazza del Comune è il centro nevralgico della città. Su di essa si affacciano: il Duomo, il Battistero, il Torrazzo, Il Palazzo Comunale e la Loggia dei Militi.

È una delle piazze italiane più belle di giorno ma soprattutto di sera, quando i monumenti si illuminano creando un’atmosfera davvero unica.

Noi ce la siamo goduta seduti al tavolino di uno dei caratteristici bar che si trovano intorno alla piazza, bevendo una cioccolata calda e gustandoci alcune specialità dolciarie caratteristiche della città di Cremona.


Il Duomo

la Cattedrale, intitolata a Santa Maria Assunta, è una spettacolare opera d’arte con la sua facciata di marmo bianco di Carrara e marmo rosso di Verona, il rosone centrale, la loggetta a tre arcate che accoglie le statue di Sant’Imerio, la Vergine Maria e Sant’Omobono e i due leoni che reggono le colonne dell’arco d’ingresso.

Nel 1107 venne posata la prima pietra per la costruzione del Duomo e i lavori proseguirono fino al devastante terremoto del 3 gennaio 1117 quando fu gravemente danneggiata. Solo nel 1129, quando furono ritrovate, sotto le macerie, le reliquie di sant’Imerio, partirono i lavori per la ricostruzione. Nel 1190 ne avvenne la consacrazione.

L’interno, a tre navate divise da pilastri, è decorato e affrescato da pittori lombardo-veneti. Bella la Grande Croce da altare, in argento con rifiniture in oro e vetri smaltati, e la decorazione con scene della vita di Maria e Cristo, affrescata agli inizi del Cinquecento sulle pareti laterali della navata maggiore.

Nella cappella a destra dell’altare si trova la tela dell’Ultima Cena, di Giulio Campi, dove risultano particolarmente femminili i lineamenti dell’Apostolo Giovanni, tanto che molti pensano si tratti, in realtà, di Maria Maddalena. In effetti, osservando bene l’immagine si nota come sia somigliante a quella presente nell’Apparizione di Cristo alla Maddalena (Noli me tangere) di Giovanni Angelo Borroni (prima campata lato nord). Sarà davvero la Maddalena quella figura al fianco di Gesù nell’Ultima Cena?

Ai lati dell’altare si trovano due scalinate per accedere alla Cripta di Sant’Omobono che, dopo diverse ricostruzioni, fu riedificata definitivamente nel 1614. In quell’occasione i corpi dei nove protettori della città vi furono riposti all’interno di arche. Tra questi anche il corpo di Omobono Tucenghi, mercante cremonese, dichiarato santo un anno dopo la sua morte, e ad oggi patrono di Cremona. Da allora la cripta è diventata un luogo di devozione da parte dei cremonesi che dedicarono un giorno per festeggiare il santo: il 13 novembre.

Il Battistero

Il battistero di San Giovanni Battista, situato accanto al Duomo, è alto 34 metri e ha un diametro di 20,50 metri; la pianta dell’edificio è ottagonale, con riferimento numerologico all’otto (che era l’unione del sette, il tempo, più l’uno, Dio, quindi simboleggiava eternità. Si tratta quindi di un numero escatologico).

I lavori iniziarono nel 1167 e nel 1370 vi venne posta la statua bronzea dell’arcangelo Gabriele che si può ammirare presso la volta.

La porta che affaccia sulla piazza è composta da un portico con due leoni stilofori, simili a quelli sulla facciata del Duomo. La copertura della struttura è in marmo, che riprende la facciata del duomo, ma solo su alcuni lati, mentre sugli altri è in laterizio. Nella fascia superiore si può notare una galleria con archetti a tutto sesto, tipicamente romanica, che riprende sempre gli elementi della vicina cattedrale.

All’interno la parte centrale ospita un fonte battesimale cinquecentesco di marmo rosso, anch’esso di forma ottagonale,, sulla cui sommità si erge una statua lignea dorata del Cristo risorto.

Vi sono inoltre un crocifisso trecentesco, posto sull’altare opposto all’entrata, donato da una confraternita nel 1697, una Madonna Addolorata in un altare a sinistra mentre l’altare a destra è dedicato a San Biagio.

Sono presenti anche due statue di legno raffiguranti San Filippo Neri e il San Giovanni Battista e altre statue e frammenti risalenti all’epoca medievale.

Il Torrazzo

Il Torrazzo, situato accanto al duomo, è il campanile simbolo della città di Cremona ed è una delle torri campanarie medievali più alte d’Europa (alto 112,54 metri). Ospita al suo interno 7 campane, fuse tutte nel 1744, a cui ne fu aggiunta un’ottava nel 1581.

È costruito a doppia canna, si compone cioè di due torri inserite l’una nell’altra, e nell’intercapedine vi è una scala di 502 gradini, che con 5€ è possibile salire visitando le stanze museo all’interno della torre. Nelle parti più strette sono stati posti dei semafori per agevolare le visite.

Al quarto piano, è stato in seguito incastonato uno degli orologi astronomici più grandi del mondo il cui quadrante rappresenta la volta celeste con le costellazioni zodiacali attraversate dal moto del Sole e della Luna. La lancetta del drago, di cui si osserva la testa e la coda, è in grado di segnalare le eclissi lunari e le eclissi solari, mentre le altre scandiscono ore, giorni, mesi, fasi lunari e l’ingresso del Sole nelle costellazioni.

Il Palazzo Comunale

Di fronte al Duomo si trova il Palazzo comunale, che venne eretto nel 1206 nella forma architettonica tipica del broletto lombardo ma fu nel tempo ampliato e modificato fino a raggiungere la conformazione attuale. In netto contrasto con il bianco marmo del Duomo il Palazzo comunale affascina con il suo stile medievale e le sue facciate rossastre.

All’interno l’unica grande sala presente, utilizzata per le riunioni del popolo del Comune, fu suddivisa in ambienti più piccoli. Attualmente troviamo la Sala dei Violini, ex Cappella, la Sala della Consulta, ex Sala del Consiglio dei Decurioni, il Salone dei quadri, attualmente sede del Consiglio, che una volta era la galleria d’accesso, e il Salone degli Alabardieri.

Venne inoltre aperto mediante arcate il cortile interno del palazzo, creando al piano terra un porticato d’accesso.

Accanto al Palazzo Comunale si trova la Loggia dei Militi che era il luogo di riunione della “Società dei Militi”, una società che esisteva già molto tempo prima della costruzione di questo edificio e alla quale appartenevano i più ricchi ed eminenti abitanti della città e del suo territorio.

Il Museo del Violino

Il Museo del Violino raccoglie al suo interno i Reperti Stradivariani, la ricostruzione di una bottega di liuteria e soprattutto due collezioni dal valore inestimabile: lo Scrigno dei tesori, che raccoglie i 12 strumenti più significativi della grande scuola di liutai cremonese, e i Friends of Stradivari, un’esposizione permanente all’interno del museo di importanti strumenti dei grandi maestri cremonesi, appartenenti a collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, oltre a una collezione dedicata all’espressione della miglior liuteria contemporanea mondiale.

All’interno del Museo si trovano inoltre l’Auditorium, premiato nel 2016 dall’associazione Design Industriale, e due prestigiosi laboratori.

Prezzi biglietti singoli:

intero: Euro 12,00

ridotto: Euro 9,00

Orari:

mercoledì, giovedì, venerdì 11:00 – 17:00

sabato, domenica e festivi 10:00 – 18:00

(lunedì e martedì chiuso)

Il Torrone e la leggenda di Cremona

Secondo un’antica leggenda la nascita di questo particolare dolce è legata alla città di Cremona.

Si narra che nel 144, il 25 ottobre, Bianca Maria Visconti convolava a nozze con il duca di Milano Francesco Sforza. La festa si svolse a Cremona e durò per più giorni. Il banchetto era ricco di pietanze elaborate.

Fra i dolci serviti agli invitati alla fine del banchetto ve ne era anche uno molto particolare preparato con miele e mandorle. La sua forma era un chiaro richiamo al Torrazzo, ossia alla torre campanaria cittadina, simbolo della città. Ecco perché si chiama torrone. Era un dolce così delizioso che in breve tempo si diffuse anche oltre i confini di Cremona.

Invece, secondo alcuni esperti, le vere origini di tale dolce si devono cercare in un’epoca precedente. Si pensa che i primi ad inventarlo siano stati gli arabi che poi lo avrebbero fatto conoscere in Sicilia ed in Spagna. Solo in seguito il torrone si sarebbe imposto come dolce regionale italiano.

Qualunque sia la sua vera origine resta il fatto che il torrone è uno di quei dolci che non manca mai sulle tavole italiane soprattutto durante le feste natalizie.

A Novembre invece potrete gustare questa delizia in grande quantità alla festa del torrone che ogni anno viene organizzata dal comune di Cremona.

Susanna Traveller

Amante dei viaggi, avida lettrice, scribacchina per piacere, Visual Merchandiser di professione, sono sempre in movimento nel lavoro, nella vita, con la mente e per passione. Sono decisamente una multipotenziale...

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