CASTELL’ARQUATO, COSA VEDERE

CASTELL’ARQUATO, COSA VEDERE

Un elegante borgo medievale sui Colli Piacentini

Castell’Arquato è uno tra i borghi più affascinanti della provincia di Piacenza, e riconosciuto fra i 100 borghi più belli d’Italia, oltre ad essere Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Quando si arriva in prossimità del borgo si resta colpiti dal suo fascino medievale, col suo castello dall’alta torre e le varie abitazioni arroccate all’altura su cui è ubicato.

Giunti alla base della collina, prima di entrare nel paese, troverete un piccolo parcheggio libero vicino agli argini del fiume Arda. Per raggiungere il borgo basta seguire i cartelli che indicano Centro Storico. Si hanno due opzioni, a destra il percorso è più dolce e soprattutto comodo per chi ha bambini piccoli o carrozzine, a sinistra, entrando in un piccolo boschetto, si può salire una scalinata che porta direttamente alla piazza centrale, dove si affacciano la Chiesa Collegiata, la Rocca Viscontea e il Palazzo Podestà.

Cosa vedere a Castell’Arquato

La Chiesa Collegiata di S. Maria Assunta

Nella piazza centrale di Castell’Arquato si resta affascinati dalla particolarità della Chiesa Collegiata di S. Maria Assunta, il cui ingresso però si trova in una via laterale nella parte retrostante la piazza. Si pensa sia stata costruita intorno al VII-VIII secolo, almeno osservando l’antico fonte battesimale in pietra ritrovato all’interno dell’Abside.

L’edificio venne ricostruito e in seguito consacrato nel 1122 a causa dei gravi danni subiti nel terremoto del 1117, mentre il Campanile e il Chiostro vennero aggiunti intorno al XVIII secolo.

Gli interni hanno subito diversi rimaneggiamenti tra il XVIII e il XX secolo, a causa di modifiche nella struttura e alle decorazioni interne. Una delle cose che più mi hanno colpito è stato il contrasto tra la semplicità della navata centrale, in pietra, e le decorazioni e gli affreschi nelle Cappelle di Santa Caterina d’Alessandria e di San Giuseppe.

La Rocca Viscontea

Di fianco alla Collegiata di S. Maria Assunta, si può ammirare e visitare la Rocca Viscontea costruita tra il 1342 e il 1347. È un imponente edificio di carattere puramente difensivo situato in posizione strategica sulla valle sottostante.

La fortezza è posta sul sito di un insediamento militare romano (chiamato Castrum Quadratum), ed è di forma particolare. La struttura è circondata da due mura, la più bassa, dove risiedevano i soldati e dove, in caso di pericolo, si potevano rifugiare i cittadini e la cinta più alta, riservata al comando della guarnigione.

La torre alta era un ottimo punto di osservazione difensiva ed è visitabile. All’interno troverete delle stanze con miniature di armi difensive e di attacco e una stanza adibita a camera da letto. La vista dall’alto sulla piazza e la valle circostante vale la salita.

Biglietto di ingresso: 5,00 € (Ridotto 4,00 € per: over 65, bambini 6-12 anni, gruppi, soci TCI e Castelli del Ducato Card).

Oppure potrete scegliere una visita guidata a questo link.

Palazzo del Podestà

Il Palazzo del Podestà, che si trova sul lato settentrionale della Piazza Monumentale, di fronte alla Rocca Viscontea, fu costruito intorno al 1292 ma subì continue modifiche nel corso dei secoli fino ad arrivare alla struttura odierna.

In passato fu sede di edifici comunali e attualmente è sede dell’Enoteca comunale nella loggia dei Notari e della sala consiliare del Comune di Castell’Arquato, nella quale è esposto il dipinto di Malchiodi “Gli ultimi momenti di Torquato Tasso” (1905-06). Purtroppo non è visitabile ma è bello anche solo ammirarlo dall’esterno, ancora di più salendo sulla torre della Rocca Viscontea.

Palazzo del Duca e la sua fontana

Il Palazzo del Duca è una delle prime strutture che si incontra salendo verso la piazza centrale e l’impatto visivo è davvero particolare grazie soprattutto alla fontana che si trova alla sua base, adibita a lavatoio pubblico fino agli inizi del ‘900.

Costruito intorno al 1200 come Palazzo di Giustizia fu ceduto nel 1527 a Bosio II conte di Santa Fiora, che aveva sposato Costanza Farnese, figlia di Papa Paolo III, e subì molte modifiche. Prenderà la denominazione di Palazzo del Duca nel 1600 quando diventerà residenza di Alessandro Sforza, del figlio naturale del cardinale Francesco Sforza e di Ludovico Duca di Onano.

Il Torrione Farnese

Il Torrione Farnese fu costruito per volere di Bosio II Sforza di Santa Fiora. Si pensa fosse collegato al Palazzo del Duca attraverso un ponticello all’altezza del primo piano e attraverso un passaggio sotterraneo ma non si hanno riferimenti certi in merito.

Senz’altro il Torrione faceva parte del sistema difensivo integrato del borgo di Castell’Arquato, e doveva avere funzioni militari.

L’Ospedale di Santo Spirito e il Museo Geologico

Per volontà della Confraternita del Santo Spirito, nel 1272 un antico palazzo di Castell’Arquato fu adibito ad Ospedale per offrire ospitalità e riparo a tutti i pellegrini di passaggio per la via Francigena, in viaggio verso Roma.

Attualmente è un museo Geologico suddiviso in tre ampie sale dove poter osservare i fossili di due balenottere datate intorno ai tre milioni di anni fa, diversi coralli, denti di squalo e tanto altro. È molto visitato sia da appassionati di scienza che da studiosi provenienti da tutto il mondo.

Per gli orari o informazioni di vario genere potete consultare il Sito Ufficiale.

Il Museo Luigi Illica

Il Museo si trova proprio di fianco alla casa natale di Luigi Illica.

Luigi Illica nacque a Castell’Arquato il 9 Maggio 1857 e fu giornalista, drammaturgo e uno dei principali librettisti dell’epoca post-verdiana.

Un grande artista che lavorò per Giacomo Puccini, Alfredo Catalani, Umberto Giordano e Pietro Mascagni e che, in collaborazione con Giuseppe Giacosa, scrisse i suoi libretti più famosi: La Bohème, Tosca, Madama Butterfly (tutti per Puccini).

Nel Museo potrete trovare informazioni su:

  • La sua vita: in cui vengono ripercorse le tappe fondamentali della sua vicenda privata, pubblica e artistica
  • Le sue opere: sono esposti i testi scritti per il teatro, alcuni con note autografe di Illica, e i libretti d’opera da lui creati, per la maggior parte in edizioni dell’epoca, accompagnati da relativi spartiti
  • Le testimonianze: lettere, fotografie, costumi, di scena, il pianoforte e la macchina da scrivere usati da Illica

Potrete inoltre consultare libri, spartiti, audiovisivi, incisioni e CD.

Dolce e salato a Castell’Arquato

Passeggiando per le stradine del Centro Storico sono stata attratta da un profumo che mi ricordava le frittelle dolci che solitamente si trovano nelle fiere.

Entrando nel locale da cui proveniva questo particolare odore sono rimasta piacevolmente sorpresa nell’assaggiare un prodotto tipico di Castell’Arquato che non conoscevo: i Chisolini.

I Chisolini ricordano un po’ lo gnocco fritto, l’ingrediente base è la pasta del pane che in questo caso viene stesa in sfoglie e fritta in strutto di maiale bollente. Possono essere mangiati da soli (si usa servirlo in cartoni da passeggio soprattutto durante le fiere), o accompagnato con i salumi. Vi assicuro, vale la pena assaggiarlo.

Non ci siamo fatti mancare nemmeno il prodotto tipico locale dolce: I tortelli di San Giuseppe, con un ripieno di castagne, marmellata, amaretti, mandorle macinate e cacao in polvere. Decisamente da provare!

Girovagando per le stradine in pietra di questo borgo medievale potrete ammirare scorci davvero unici e assaporare per un momento la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo. Un modo davvero piacevole di trascorrere una giornata o un week-end fuori porta.

Susanna Traveller

Amante dei viaggi, avida lettrice, scribacchina per piacere, Visual Merchandiser di professione, sono sempre in movimento nel lavoro, nella vita, con la mente e per passione. Sono decisamente una multipotenziale...

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