BARCELLONA, COSA VEDERE IN 4 GIORNI
Un giro per il capoluogo della Catalogna
Barcellona è una delle capitali europee più visitate, una città dal grande fascino artistico, dall’incredibile interesse storico e dall’incantevole bellezza naturista, sono tante le cose da vedere. Noi avevamo a disposizione quattro giorni ma si riesce a vedere molto anche in un weekend, spero di poterti dare qualche spunto.
L’albergo lo abbiamo prenotato tramite l’app booking: l’Hotel Porta Fira non è in centro ma è molto bello, ad un prezzo accettabile e vicino alla fermata della metropolitana (Metro L9 – fermata EUROPA / FIRA, accanto all’hotel, a piedi).
Il nostro giro in 4 giorni
Montjuic
Il primo giorno decidiamo di visitare il Montjuic, una collina sulla quale è possibile ammirare il Castello, gli splendidi giardini, la Fontana Magica, molti musei, il Poble Espanyol, l’Anella Olimpica e persino un cimitero. Pare che Montjuic venga tradotto in “monte degli Ebrei” per la presenza, un tempo, di un cimitero ebraico di cui si hanno solo alcuni reperti al Museu Militar.
La Fontana Magica
Iniziamo il percorso da Plaza Espanya visitando la Fontana Magica, costruita in occasione dell’Esposizione Universale del 1929, è un’opera d’arte che meraviglia per la sua bellezza di giorno ma è molto più affascinante di sera quando è illuminata e la musica crea dei bellissimi e continui giochi d’acqua.
Il Poble Espanyol
Dalla fontana ci spostiamo al Poble Espanyol, ovvero la ricostruzione di un villaggio spagnolo molto particolare: vi sono edifici in stili diversi, che rappresentano le varie regioni della Spagna, una piazza centrale, un municipio, una chiesa, bar, ristoranti e negozi. Praticamente l’essenza della Spagna in miniatura. Avrebbero dovuto smantellarlo dopo l’Esposizione Universale ma, per nostra fortuna, la decisione venne revocata.
L’Anella Olimpica
Proseguiamo la visita del Montjuic visitando l’Anella Olimpica, il complesso sportivo che ha ospitato i giochi olimpici del 1992, al centro del quale si trova lo Stadio Olimpico. A lato dello stadio si trova la Galleria Olimpica, un museo dedicato alle Olimpiadi. Passeggiando per la struttura non si può non notare il Palau Sant Jordi, con un tetto a forma di conchiglia, che viene utilizzato per eventi sportivi al coperto.
I giardini
Lasciando la zona sportiva passiamo accanto al Museo Nazionale di Arte della Catalunya (Palau Nacional), alla Fondazione di Joan Mirò e passeggiamo per il Giardino Botanico (Jardì Botanic). Un’oasi di pace dove poter godere della vista di piante e alberi di zone diverse del pianeta. Oltre alle specie provenienti dalla Spagna, vi sono quelle che arrivano dal Nordafrica, dall’Australia, dalla California, dal Cile e dal Sudafrica.
Vi sono anche altri giardini da visitare: i Jardins de Mossen Costa i Llobera, i Jardins de Mossen Cinto Verdaguer, Parc Laribal, ma si dovrebbe avere più tempo.
Il Castello
Per raggiungere il Castel de Montjuic dobbiamo camminare fino al punto più alto della collina e, anche se iniziamo ad essere decisamente un po’ stanchi, è una tappa imprescindibile per noi. Pare che una volta fosse un fortino utilizzato per proteggere Barcellona dagli attacchi dal mare e solo in seguito trasformato in Castello (intorno al 1694). All’interno visitiamo il Museu Militar ma la cosa che apprezziamo decisamente di più è la vista pazzesca sulla città e sul mare.
Dopo tanto camminare, decidiamo di goderci una cena luculliana in uno dei ristoranti storici della città: il Botafumero , un locale dove si mangia molto bene, il servizio è impeccabile e inevitabilmente il conto è indimenticabile, ma ce lo meritiamo.
Giro sul Bus Sightseeing
Una notte di ristoro, un’abbondante colazione e ripartiamo alla volta della città con uno dei più classici e pratici metodi per chi ha poco tempo e molte cose da vedere: il Bus Sightseeing (puoi prenotarlo qui), ovvero autobus a due piani che effettuano diverse fermate nei luoghi più famosi della città.
Il metodo è semplice: più autobus della compagnia passano ad orari prestabiliti in alcuni punti della città, tu scendi a visitare i luoghi che vuoi (in base al biglietto acquistato dove sono segnate le fermate), e risali di volta in volta per la tappa successiva, il tutto accompagnato da una guida che ti racconta la storia della città lungo il tragitto.
Oggi abbiamo deciso di visitare: Casa Batlo’, la Sagrada Familia e Park de Guell.
Casa Batlo’
Devo ammettere che trovarmi davanti a questa struttura è davvero incredibile: Casa Batlo’ è unica nel suo genere. Si viene accolti da un continuo di onde e riflessi colorati mentre il tetto è qualcosa di decisamente suggestivo: sembra il corpo di un rettile!
Dopo aver affrontato le code per entrare quello che ci regala all’interno è ancora più straordinario e indescrivibile perché solo visitandola ci si immerge completamente in quella strana sensazione di essere in una realtà parallela. Antoni Gaudì è, a mio avviso e per mio gusto personale, uno degli architetti più estrosi e brillanti della storia.
La Sagrada Familia
Tappa impossibile da saltare è sicuramente la Sagrada Familia, una delle Cattedrali più insolite che abbia mai visto. Anche in questo caso l’estro artistico di Gaudì lascia il segno in un imponente struttura fantascientifica. Con le sue dodici torri, che rappresentano i dodici apostoli, le sue tre facciate, che rappresentano la Natività, la Passione e la Gloria di Cristo, non si può che rimanere a bocca aperta e con il naso all’insù per un tempo infinito.
Anche l’interno è molto bello anche se devo ammettere che la parte esterna mi ha colpita di più.
Sotto la chiesa, invece, si estende una vasta cripta, fra la facciata della Natività e quella della Passione, che ospita il Museu Gaudì, dove si possono vedere, oltre alle fotografie delle opere dell’artista disseminate per tutta la Spagna, anche i disegni dei progetti originari della chiesa prima che Gaudì vi mettesse mano, un anno dopo gli inizi dei lavori, modificandoli completamente.
In fondo, nella Cappella di El Carmen, è sepolto l’artista.
Park Guell
Entrare a Park Guell è come entrare in un mondo fiabesco, un mondo partorito dal desiderio di Eusebi Guell di creare una città-giardino per il ceto benestante con 60 abitazioni.
Il progetto venne affidato a Gaudì (che collaborò con diversi artisti, fra cui Josep Maria Juiol) ma in quattordici anni vennero costruite solo due case e il progetto si interruppe per lasciare alla città un parco stravagante in cui passeggiare e godersi uno splendido panorama. Spettacolare la grande scalinata e la terrazza con una particolare panchina serpentiforme.
Dopo esserci riempiti gli occhi di meraviglia e aver pranzato fugacemente tra una tappa e l’altra, decidiamo di cenare in modo diverso dal solito: al Bun Bo Vietnam Non avevo mai mangiato in un ristorante vietnamita e devo ammettere che è stata una piacevole sorpresa.
Spiaggia della Barcelloneta
Non possiamo non trascorrere un giorno in una delle spiagge più belle della città, quella della Barcelloneta. Un’ampia distesa di sabbia e un mare un po’ mosso ci accolgono per trascorrere qualche ora di sole in un contesto particolare. La spiaggia prende il nome dal quartiere vicino, la Barcelloneta appunto, che una volta ospitava marinai e pescatori mentre oggi è uno dei quartieri più affascinanti della vecchia Barcellona.
Per pranzo decidiamo di tornare in centro e addentrarci in uno dei luoghi più variopinti della città.
Il Mercato della Boqueria
Pranziamo a base di tapas in uno dei punti all’interno del Mercato della Boqueria (aperto dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.30), dove veniamo accolti da un caleidoscopio di colori delle incredibili quantità di frutta e verdura. Ma all’interno i banchi di pesce e carne sono davvero invitanti ed è molto comodo per chi vive o trascorre le vacanze in appartamento nelle vicinanze.
Il mercato si trova proprio su una delle strade più famose della città.
Passeggiata sulla Rambla
Passeggiare lungo la Rambla a Barcellona è un must. Un viale alberato di più di un chilometro che arriva fino al mare. Parte da da Plaça de Catalunya al Mirador de Colom (dove si trova la statua di Colombo) e cambia nome in diversi punti del suo percorso.
Una strada costantemente affollata, sia di giorno che di sera, dove turisti e locali si godono gli intrattenimenti degli artisti di strada, si fermano in uno dei tanti locali che la fiancheggiano a mangiare o anche solo a bere un caffè, oppure visitano i vari luoghi di interesse che si trovano nelle vicinanze, come la Boqueria, il Palazzo Guell o il Museo dell’Eros.
Il Museo dell’Erotismo
Incuriositi decidiamo di visitare il Museo dell’Erotismo, che si trova proprio sulla Rambla. All’interno non mancano di certo le esposizioni di vari oggetti di forma fallica, foto molto esplicite dell’arte dell’eros, strane strutture per sadomasochisti di un epoca lontana, strumenti e immagini per amare seguendo il Kamasutra e perfino una stanza dove vengono proiettate pellicole erotiche che erano state commissionate dal re Alfonso XIII.
È un percorso davvero interessante anche per comprendere come l’erotismo si intersechi con l’arte, si trovano infatti riproduzioni di quadri di Rubens, Velázquez, Goya o Klimt ma anche stampe erotiche Giapponesi. Un vero viaggio verso la storia dell’erotismo nelle sue più svariate sfaccettature.
Stanchi e affamati scegliamo di goderci la nostra ultima cena in uno dei locali che ci indica la guida: Il Ristorante 7 Portes , devo dire un ottimo consiglio.
La montagna del Tibidabo
Questa nostra ultima mattina la trascorriamo in uno dei punti più alti di Barcellona: la montagna del Tibidabo, definita anche la Montagna Magica.
Per raggiungerla arriviamo a Plaça Doctor Andreu e prendiamo il Tramvia Blau, un tram antico, di colore blu, con i suoi interni in legno un po’ retro come i treni che piacciono tanto a me. Ma ci sono altri modi per raggiungere la cima, si può prendere l’autobus da Placa Catalunya, la metropolitana L7, o la funicolare (questa opzione è più panoramica ma anche la più cara).
La prima cosa che visitiamo è il Tempio Espiatorio del Sacro Cuore di Gesù, una chiesa dalle caratteristiche gotiche, su due livelli, al cui interno lascia senza fiato la statua del Sacro Cuore in bronzo dorato. Ci sono voluti circa 60 anni per realizzarla ed è davvero maestosa.
La vista dalla terrazza è davvero incredibile, ma quella più impressionante deve essere quella che si può ammirare dalla ruota panoramica del parco divertimenti! Le mie vertigini non mi permettono di sperimentarla, mi fido del giudizio di chi può.
Siamo in un parco in piena regola con più di 25 attrazioni che fanno la felicità di grandi e piccini.
È possibile visitare anche l’Osservatorio Fabra e la Torre di Collserola, una torre per le telecomunicazioni.
Ma il nostro tempo è scaduto e dobbiamo dirigerci all’aeroporto, si torna a casa.
Girare per le strade di Barcellona e visitare alcuni dei luoghi più belli della città (ce ne sarebbero davvero molti altri lo so!) è stato davvero incredibile e le persone che abbiamo incontrato sono sempre state gentili e disponibili. Barcellona è una città vivace, colorata e piena di cuore, una meta perfetta per chi vuole trascorre anche solo pochi giorni in una delle più belle città della Catalogna